14 Novembre 2023 - Approfondimenti
Materiale vegetale molto conosciuto, il sughero è anche un ottimo materiale isolante. In questo articolo, vediamo come utilizzarlo in bioedilizia e quali sono i suoi principali vantaggi.
La bioedilizia è una forma di edilizia che ha a cuore l’uso di materiali quanto più naturali e l’utilizzo di energie rinnovabili con un duplice obiettivo. Il primo è quello di promuovere l’eco-sostenibilità dell’edilizia, uno dei settori notoriamente più inquinanti e che hanno quindi l’obbligo di virare verso un futuro più eco-friendly. Il secondo è quello di garantire il massimo comfort per gli inquilini delle case in legno, offrendo loro ambienti non solo amici della natura, ma anche confortevoli, belli da vedere e performanti da tutti i punti di vista.
Quando si parla di prestazioni, l’isolamento termico è un elemento da trattare con il massimo riguardo. Quando una casa è ben isolata, infatti, non si ha una dispersione del calore in inverno o della frescura in estate, andando quindi a dosare l’energia impiegata per il riscaldamento/raffrescamento con una conseguente efficienza energetica. Va da sé che tutto questo esiste non solo in termini di eco-sostenibilità, ma anche di un notevole risparmio economico sul lungo periodo in termini di costi dell’energia.
Tra i materiali isolanti comunemente utilizzati per il cappotto termico delle case in legno in bioedilizia, troviamo principalmente la lana di roccia e la fibra di legno. Entrambi questi materiali possiedono ottime proprietà isolanti e fonoassorbenti e, per questo motivo, sono principalmente utilizzati nelle case in legno di pregio Costruire BIO.
Ma anche il sughero è un ottimo materiale isolante: scopriamolo meglio.
Iniziamo questo articolo spiegando cos’è il sughero. Si tratta di un tessuto vegetale, che ricopre il fusto e le radici di alcuni alberi. Il più comune in questo senso è una pianta sempreverde chiamata sughera, o quercia da sughero. Il suo colore giallo-bruno è dovuto alla presenza di tannini e resine (suberina) nelle sue cellule. Oltre a questo, troviamo anche altri elementi come lignina, cera, cellulosa e acqua.
Le principali sugherete da cui si estrae il sughero si trovano intorno al bacino del Mediterraneo occidentale. L’estrazione del sughero avviene di solito manualmente da parte di operai specializzati, chiamati estrattori o scorzini, che usano speciali accette per effettuare tagli netti e precisi. Questo procedimento avviene in un periodo compreso tra maggio e agosto: è il momento in cui il sughero si stacca più facilmente dal tronco dell’albero, facilitando quindi le operazioni senza provocare danni alla pianta.
Il sughero è uno strato che si forma subito sotto la corteccia dell’albero per proteggere i più delicati strati interni. Le cellule vegetali del sughero sono fondamentalmente cellule morte: si formano, maturano e poi muoiono, svuotandosi del loro contenuto e riempiendosi di aria. Si ottiene quindi una cellula riempita di aria e con un involucro esterno su cui si depositano sostanze come suberina e lignina. Questa composizione rende il sughero impermeabile all’esterno (la suberina e la lignina sono sostanze cerose, quindi impermeabili) e leggero all’interno.
Fin da secoli, il sughero è noto per le sue ottime proprietà isolanti: non lascia passare il calore e l’aria da una parte all’altra. Per questo motivo, è utilizzato in larga misura per la produzione di tappi per il vino, oppure nell’industria calzaturiera.
Ma, sempre per lo stesso motivo, il sughero ha trovato fin da subito largo impiego come materiale isolante nella bioedilizia che, per sua definizione, è sempre alla ricerca di materiali naturali per ottenere una casa amica dell’ambiente e dall’elevato comfort abitativo.
Sono gli elementi che compongono le cellule del sughero a dare vita a un materiale particolarmente compatto ma elastico e leggero al tempo stesso. In particolare, il sughero è composto al 45% da suberina che gli dona elasticità, e dal 27% da lignina che gli conferisce indubbie proprietà isolanti. Polisaccaridi, tannini e sieroidi aiutano poi il sughero a restare impermeabile a liquidi e gas.
Un cappotto isolante in sughero lascia quindi traspirare le pareti, senza però permettere la dispersione di calore o la formazione di ponti termici.
Esistono due principali tipi di sughero che possono essere utilizzati come materiale isolante.
Entrambe le tipologie di sughero possono essere impiegate come materiale isolante: ognuna ha le proprie caratteristiche e la scelta di una o dell’altra dipende dalle singole situazioni. In generale, si può dire che il sughero biondo mantiene al meglio le proprietà naturali del sughero. Il sughero bruno è più isolante e anche più leggero, ma le sue proprietà fonoassorbenti sono minori rispetto al primo.
Come si è già potuto evincere da questo articolo, il sughero presenta numerosi benefici quando impiegato come materiale isolante nella bioedilizia. Ovviamente ha anche i suoi difetti: come tutti gli elementi di una casa in legno, anche il cappotto in sughero deve quindi essere soppesato per capire se e quando valga la pena utilizzarlo in un progetto.
I vantaggi del sughero come materiale isolante.
Il sughero è un materiale naturale ed ecologico al 100%, perfetto quindi da inserire in un contesto di casa votata all’eco-sostenibilità. Non contiene agenti inquinanti e non rilascia emissioni nocive nell’aria.
Il sughero è un materiale completamente biodegradabile e riciclabile.
Promette ottime prestazioni isolanti, proteggendo la casa dal caldo o dal freddo. Con un cappotto in sughero, quindi, è facile mantenere un microclima sempre ideale in ogni stagione, per la salubrità e il comfort degli inquilini.
La sua compattezza e ariosità rende il sughero un validissimo alleato anche per l’isolamento acustico della propria casa, in quanto assorbe ottimamente i rumori provenienti dall’esterno.
Pur essendo molto compatto e quindi in grado di minimizzare la dispersione di calore, è comunque un materiale molto elastico e facile da lavorare, agevolandone quindi l’uso nella realizzazione di case prefabbricate in legno (che vengono costruite in poco tempo).
Il sughero è un materiale molto leggero (quindi, di nuovo, facile da maneggiare) e molto arioso, permettendo quindi un’adeguata traspirabilità della casa in legno.
In quanto materiale naturale, se per la sua produzione in pannelli non vengono utilizzate colle particolari, il sughero è un materiale totalmente atossico e anallergico. L’ideale, quindi, per garantire il massimo comfort abitativo e la massima salubrità degli ambienti.
Il sughero viene dagli alberi, ma non è legno. Questo lo rende inattaccabile da tarli, muffe, funghi e insetti, nonché da volatili o roditori.
Compatto, leggero e arioso, ma anche molto resistente. Il cappotto in sughero difficilmente soccomberà all’azione degli agenti atmosferici, così come all’eventuale uso di sostanze chimiche, alle abrasioni, all’umidità, al vapore e all’azione del fuoco o dell’acqua.
Poiché il sughero è anche molto resistente alla marcescenza, garantisce una durata pressoché illimitata nel tempo, mantenendo inalterate le sue proprietà.
Il sughero è un materiale isolante versatile: può essere utilizzato in pannelli compattati per il cappotto esterno o interno, ma anche “sfuso” per isolare parti più piccole e difficili da raggiungere, come sbalzi e intercapedini.
Dal punto di vista estetico, lasciare i pannelli isolanti di sughero a vista conferisce alla casa in legno un aspetto rustico ma raffinato al tempo stesso.
Se il tuo desiderio è quello di vivere in una casa in legno, scegliere un pannello isolante realizzato con materiali naturali sarà sicuramente una tua preoccupazione per garantire il massimo dell’eco-sostenibilità e del comfort della propria casa.
Forti della nostra esperienza e competenza, noi di Costruire Bio possiamo consigliarti non solo i migliori materiali isolanti, ma anche tutti i dettagli e gli accorgimenti che più soddisfano le tue esigenze per ottenere la casa dei tuoi sogni. Contattaci per maggiori informazioni.